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Casa càpsula.

Arch. - Edificio per abitazione formato da elementi modulari (capsule) sovrapposti, ciascuno dei quali rappresenta un locale destinato al riposo: per il resto la c.c. è costituita da vari locali, più o meno ampi, nei quali si svolge la vita collettiva dei vari inquilini dello stabile. È detta anche casa-modulo. Il primo esempio di questo genere di edifici è stato costruito a Tokio dall'architetto giapponese Kisho Kurokawa che lo ha chiamato Nagagin Tower funziona come casa albergo. Ma le c.c., secondo il giovane architetto, dovrebbero far parte delle "città-alveare" da lui stesso progettate in considerazione che, in avvenire, l'uomo vivrà in modo sostanzialmente diverso dall'attuale e quindi non avrà bisogno di grandi spazi privati. In realtà ciascuna "capsula" si riduce ad un "parcheggio" per gli uomini, dove essi possono dormire e riposare mentre il resto della giornata verrebbe trascorso nei locali destinati alla vita comune (ristoranti, sale di lettura, di gioco, per la TV, ecc.). Kurokawa ha anche progettato "capsule mobili" che l'uomo si porterebbe dietro come fa la chiocciola. Una sorta di c.c. detta Metastadt, è stata realizzata anche a Monaco di Baviera dall'architetto tedesco Richard J. Dietrich.